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La nostra storia

Dopo la rivelazione della prova di una sordina per corno del XIX secolo, è emersa la vera ragione musicale per cui i compositori ne hanno richiesto l'uso in alcuni passaggi delle loro opere fin dal XVII secolo.

 

Le vecchie sordine in legno, argento o corno erano rigide e potevano modificare il timbro dello strumento dando l'impressione di un suono lontano e ovattato. Tuttavia, non riducono la gamma del suono o la ricchezza degli armonici, ma semplicemente li distribuiscono in modo diverso nello spettro sonoro, perché appesantiscono il ponte senza assorbirne le vibrazioni. Questo permette di mantenere una vera tavolozza di espressività e sfumature.

Nel dopoguerra, con l'avvento delle plastiche e delle gomme industriali, apparvero modelli con qualità pratiche di gran lunga superiori, ai quali si rivolse la maggior parte degli strumentisti (soprattutto per l'esigenza di sicurezza nell'esecuzione di alcuni brani, resa molto difficile dall'uso intermittente della sordina nei passaggi molto veloci).

Queste nuove sordine sostituirono rapidamente i modelli più vecchi, senza che i musicisti prestassero attenzione alla grande perdita musicale causata da questo cambiamento d'uso. Al giorno d'oggi, molti musicisti sono riluttanti a usare le sordine, o addirittura ignorano le istruzioni del compositore, perché gli archi non si sentono più abbastanza contro i fiati, le percussioni o persino il pianoforte, o perché il suono risultante è totalmente sterile e sgradevole. Un esempio di ciò si trova in Ciajkovskij (secondo movimento del Concerto per violino, assoli di violino e violoncello nel Lago dei cigni, ecc.) Nessuno suona più questi passaggi con la sordina, anche se il suo uso è chiaramente richiesto).

Dopo aver provato per qualche tempo a utilizzare le vecchie sordine nelle condizioni abituali del lavoro orchestrale, e di fronte all'impossibilità pratica di poterne fare un uso adeguato in alcune opere del grande repertorio (Stravinskij, Mahler o Richard Strauss, per esempio), abbiamo quindi avuto l'idea di sviluppare un nuovo modello che combinasse la ricchezza musicale delle sordine a corno e la praticità delle moderne sordine in gomma, senza i rispettivi difetti.

Così è nato Eenhar®. Il primo prototipo si è rivelato così convincente, al di là di ogni aspettativa, che abbiamo ritenuto necessario rendere questa invenzione accessibile al maggior numero di persone. Questa idea ci è stata confermata da numerosi strumentisti, siano essi orchestrali (anche nelle formazioni più prestigiose), cameristi o solisti.

È stato quindi necessario progettare e sviluppare un metodo di produzione che fosse al tempo stesso redditizio e artigianale, il che ha richiesto cinque anni di ricerca e sviluppo. È così che oggi possiamo offrire una sordina che soddisfa tutte le esigenze moderne, ma che avrebbe potuto essere prodotta in modo identico due o tre secoli fa, con i mezzi dell'epoca.

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Il primo prototipo

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